Analisi FAIR dei Language Data Repositories
Questo compito si rivolge agli studenti, che devono valutare e scegliere un archivio adatto a depositare le risorse linguistiche create nell'ambito di un progetto.
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Questo compito si rivolge agli studenti, che devono valutare e scegliere un archivio adatto a depositare le risorse linguistiche create nell'ambito di un progetto.
Gli studenti dovranno leggere articoli scientifici e rispondere alle domande con una relazione.
Come esempio, gli insegnanti possono utilizzare il caso reale di Max Schrems (https://en.wikipedia.org/wiki/Max_Schrems) per avviare una discussione sulla privacy e sulla protezione dei dati personali con gli studenti.
Questa lezione introduce alla gestione dei dati secondo i principi FAIR e all'uso delle risorse CLARIN, come il Virtual Language Observatory e il Language Resource Switchboard. Nella terza parte della lezione, si danno esempi di corpora e metadati per la gestione dei dati orali, una panoramica dei centri K specializzati e i servizi offerti da CLARIN per il trattamento del parlato.
In questo blocco di contenuti didattici, gli studenti utilizzeranno i servizi di CLARIN (https://www.clarin.eu/) per la ricerca linguistica. CLARIN è l’acronimo di "Common Language Resources and Technology Infrastructure". Questa presentazione spiega brevemente cos'è CLARIN e come accedere ai servizi principali. Esercitazioni più dettagliate saranno fornite nella Unità 3. Trovare e (ri)utilizzare le Risorse Linguistiche nei repository CLARIN.
This lesson offers the example of the ERC project LiLa-Linking Latin and its Knowledge Base of interlinked resources for Latin. It also explains how different lexical and textual resources can be made available in LOD by showing four different resources from the LiLa Knowledge Base: UDante, Dante Latin Loanwords, the Latin WordNet and Latin Vallex.
In questo gioco di ruolo sono inclusi i seguenti materiali didattici: - Descrizione del caso d'uso - Schede di dialogo che gli studenti possono utilizzare per apprendere i concetti chiave del Data Protection Impact Assessment - DPIA (https://upskills.fil.bg.ac.rs/mod/glossary/view.php?id=515) - Link alle schede di ruolo che descrivono le responsabilità di ciascun ruolo con esempi di domande che gli studenti potrebbero porre - Un modello DPIA che gli studenti possono compilare per riferire i risultati delle loro discussioni. - Istruzioni per gli insegnanti con una sintesi del caso di studio e i riferimenti necessari per la preparazione della classe. Questo caso d’uso fa parte del materiale formativo Privacy by Design in Research (https://www.clarin.eu/content/privacy-design-research), condiviso da Esther Hoorn e Henk van den Heuvel alla CLARIN Annual Conference 2021 sotto una licenza CC-BY-SA 4.0. (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/).
C'è una maggiore necessità di citare dati linguistici. Se usi set di dati esistenti raccolti, compilati e archiviati da altri nella tua ricerca, è essenziale che tu citi correttamente questi dati (o software), nello stesso modo in cui citeresti un articolo o un libro. In questo modo, gli autori e i collaboratori del rispettivo set di dati o risorsa linguistica ottengono credito per il loro duro lavoro. In questa unità, imparerai le linee guida esistenti nella comunità per citare i dati in linguistica e come applicarli.
L'obiettivo di questa presentazione è quello di definire cosa sia la citazione dei dati e i suoi vantaggi, di citare i dati e i dataset linguistici e di riconoscere gli elementi comuni dei metadati e i PID (persistent identifiers) per localizzare i dataset pubblicati.
La lezione contiene quattro tutorial su come come utilizzare i cataloghi e registri di dati di ricerca come il Virtual Language Observatory(https://vlo.clarin.eu/), il Virtual Collection Registry(https://collections.clarin.eu/public?1) e il servizio di scoperta degli strumenti (Tools discovery service) Language Resource Switchboard (https://switchboard.